Progetti di integrazione

Italiano L2

Corso di lingua italiana per alunni non italofoni

Presentazione

L’insegnamento dell’italiano L2 è oggi considerato uno degli strumenti fondamentali per favorire l’integrazione degli alunni stranieri nel contesto-classe e nella società.
La lingua è infatti veicolo di amicizia, rapporti umani, cultura e soprattutto partecipazione attiva alla vita del Paese. In questo contesto l’insegnante di Italiano L2 assume la funzione sia di mediatore sociale, di ponte tra la cultura di appartenenza e quella di approdo - favorendone la valorizzazione, il confronto e lo scambio - sia di facilitatore linguistico, tenendo sempre a mente che ogni alunno è diverso dall’altro per bagaglio culturale e caratteristiche individuali, e che la diversità è fonte di ricchezza.

FINALITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE. In base al livello di partenza, sviluppare o consolidare le abilità di ascolto, comprensione e produzione orale per comunicare e agire nelle situazioni di vita
quotidiana, interagire con compagni e insegnanti, ed esprimere funzioni linguistiche e comunicative sempre più complesse, come raccontare storie, desideri, progetti, esperienze personali ed opinioni.

  • Riflettere sulle strutture di base della lingua italiana.
  • In base al livello di partenza, sviluppare o consolidare le abilità di comprensione e produzione scritta, con attenzione allo sviluppo della lingua dello studio (comprensione dei testi disciplinari, riflessione sui differenti linguaggi e registri, quindi sull’uso della lingua).
  • Collegare l’apprendimento della lingua alle materie curricolari per promuovere l’inclusione nel contesto-classe.
  • Fornire gli strumenti per un avanzamento scolastico parallelo a quello dei compagni italofoni.
  • Valorizzare e promuovere il confronto tra culture.

METODOLOGIE DIDATTICHE Il metodo utilizzato sarà principalmente di tipo comunicativo, volto a raggiungere una competenza linguistico-comunicativa, cioè pragmatica, finalizzata all’uso: la capacità di esprimersi in maniera corretta, appropriata ed efficace. Gli elementi morfosintattici
verranno appresi in maniera induttiva, quindi presentati alla fine del lavoro o dell’unità
didattica, quando il loro uso è già stato assimilato in maniera pratica dagli alunni (dall’uso alla regola).
Si partirà da un testo didattico che verrà utilizzato come base, ed ampliato con attività integrative scelte e modulate dall’insegnante in base alle esigenze. Film, ricette, canzoni, favole, lettere di diario: tutto può essere didattizzato, avendo cura di scegliere mezzi che avvicinino il più possibile l’insegnante al mondo degli adolescenti, ai loro interessi, alle loro speranze, ai loro timori, per
motivare gli alunni e renderli parte attiva del processo di apprendimento.
Si farà ricorso anche all’approccio cooperativo per valorizzare le enormi potenzialità  nell’interazione tra pari, come lo scambio dialogico e il confronto di idee e opinioni.

VERIFICHE E VALUTAZIONI Attraverso appositi test scritti e orali, che verranno proposti sia in itinere che al termine del corso, si verificherà il raggiungimento delle competenze individuate tra gli obiettivi. Al termine delle attività verranno comunicati ai docenti curricolari i risultati conseguiti da parte degli alunni in relazione ai seguenti indicatori: frequenza, impegno e progresso realizzato
da ciascun alunno.

RISULTATI ATTESI Favorire l’acquisizione di un buon livello di competenza della lingua italiana, scritta e orale, in modalità sia ricettiva che produttiva, per promuovere il successo scolastico e l’inclusione sociale degli alunni stranieri.