Disinfezione delle mani
- Dettagli
Avendo constatato un rallentamento del flusso di ingresso degli alunni e il conseguente rischio di assembramento ai cancelli, si dispone per gli alunni che l'operazione di disinfezione delle mani si faccia all'ingresso della classe e non dell'edificio.
Tutte le classi hanno già in dotazione un flacone di gel disinfettante.
All'ingresso saranno distribuite le mascherine chirurgiche
Il dirigente scolastico
Organizzazione della vita scolastica
- Dettagli
Carissimi alunni e genitori
vediamo adesso alcuni aspetti organizzativi della vita scolastica in quest'anno caratterizzato dalle misure di contrasto al COVID-19.
DISTANZIAMENTO E CLASSI SEPARATE
Tutta l'organizzazione scolastica di quest'anno è improntata sui principi del distanziamento interpersonale e della separazione delle classi. Il distanziamento interpersonale è la misura principale per ridurre la trasmissione di un eventuale contagio. Le aule sono state riallestite in modo che tra gli alunni seduti ai propri banchi ci sia una distanza di almeno 1 m, e ci sia una distanza anche maggiore tra docente e alunni. Il mantenimento di tale distanza consente ai presenti di non indossare la mascherina mentre gli alunni stanno seduti ciascuno al proprio posto e il docente sta seduto oppure si muove in uno spazio antistante i primi banchi: è la cosiddetta "situazione statica". In tutte le situazioni diverse dalla situazione statica (ad esempio se uno o più alunni si spostano all'interno dell'aula, se il docente gira tra i banchi, negli spostamenti fuori dall'aula all'interno dell'edificio scolastico, quando si va al bagno, ...) bisogna indossare la mascherina, preferibilmente di tipo "chirurgico".
La separazione delle classi ha lo scopo di diminuire ulteriormente la probabilità di diffusione del virus. Saranno di norma evitate le attività che vedrebbero più classi (o elementi provenienti da classi diverse) radunate in uno stesso spazio, di modo che l'eventuale positività di un alunno o un docente comporti la messa in quarantena del minor numero possibile di persone. Laddove qualcuno (una classe, un alunno, ...) venga posto in quarantena le attività didattiche si terranno in modalità a distanza (di questo vi parlerò in una prossima comunicazione).
IGIENIZZAZIONE
Come ormai tutti sappiamo, un aspetto particolarmente importante per la prevenzione dei contagi è l'igiene delle mani. Agli ingressi della scuola saranno ubicati distributori di gel disinfettante, e tutti coloro che entrano dell'edificio scolastico dovranno utilizzarli. Numerosi flaconi di gel disinfettante saranno posizionati più o meno ovunque nell'edificio scolastico. Gli alunni saranno invitati a lavarsi le mani più o meno frequentemente (senza esagerare) o a disinfettarle col gel.
I locali scolastici saranno sottoposti a procedure igieniche frequenti e scrupolose, che verranno annotate in appositi registri, in accordo alle prescrizioni del CTS.
MASCHERINE
La mascherina chirurgica è un altro elemento importante nella prevenzione dei contagi. Grazie alla fornitura organizzata dal Commissario Straordinario, a ciascun alunno e dipendente della scuola ogni giorno sarà consegnata una mascherina chirurgica all'atto dell'ingresso a scuola. Come dicevo, la mascherina andrà usata all'interno dell'edificio scolastico, eccetto che nella "situazione statica". Siccome la fornitura delle mascherine agli alunni dipende dalla regolarità e congruità delle forniture che pervengono a questa istituzione scolastica da parte del Commissario Straordinario (si tratta di più di 1500 mascherine monouso al giorno) invito tutti a venire a scuola già muniti di mascherina, perché in caso di mancata consegna e conseguente indisponibilità di mascherine non sarebbe consentito l'accesso a coloro che ne fossero sforniti.
INGRESSO A SCUOLA E USCITA
Le famiglie di Campagnano hanno preso visione degli orari e delle modalità di ingresso e uscita a scuola (per le famiglie di Mazzano la comunicazione arriverà nella prossima settimana).
La complicata organizzazione oraria e logistica è resa necessaria dall'esigenza di evitare assembramenti e tenere separati i gruppi classe, non solo davanti ma anche all'interno dell'edificio scolastico, nel tragitto che va dall'ingresso all'aula. Le famiglie sono invitate a rispettare scrupolosamente gli orari e a sostare nei pressi degli ingressi solo per il tempo strettamente necessario.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ ANTI-COVID - SE QUALCUNO NON STA BENE
Il contrasto al COVID-19 richiede la collaborazione di tutti. Per questo sarà inviato a tutte le famiglie un "patto di corresponsabilità" con la cui sottoscrizione le famiglie si impegnano a rispettare le regole igienico-sanitarie di contrasto al coronavirus. In particolare le famiglie dovranno tenere il proprio figlio a casa in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi o IN PRESENZA DI SINTOMATOLOGIA RESPIRATORIA (mal di gola, congestione nasale, congiuntivite, perdita dell'olfatto o del gusto, ...) e informare tempestivamente il pediatra. Vi confesso che questo è un aspetto che mi preoccupa particolarmente, perché i bambini hanno spesso raffreddore o tosse, e dunque mi aspetto che con l'arrivo dell'autunno solo una parte degli alunni potrà frequentare le lezioni. Questo inoltre vale anche per i docenti: in presenza di sintomatologia respiratoria si resta a casa, e dunque anche le assenze del personale docente saranno verosimilmente più frequenti, a detrimento della didattica.
Nel caso in cui la febbre o la sintomatologia respiratoria vengano riscontrati a scuola, l'alunno sarà immediatamente portato in un apposito locale, dove sarà prelevato dai genitori o delegati.
In entrambi i casi (alunno con sintomatologia respiratoria rilevata a casa o a scuola) la riammissione dell'alunno a scuola avverrà ad avvenuta guarigione, dietro presentazione di certificato medico.
Più complicato è il caso in cui il tampone disposto dal medico curante riveli che l'alunno (o il docente) ha il COVID, perché la ASL disporrebbe la quarantena per i contatti stretti, la classe, i docenti, ...
CLASSI A 27 ORE
Nei giorni scorsi mi sono giunte numerose richieste da parte delle famiglie degli alunni della scuola primaria frequentanti il c.d. "tempo modulare" (27 ore settimanali) di non effettuare il rientro pomeridiano, riducendo il tempo-scuola a 24 o 25 ore settimanali. Personalmente condivido le ragioni esposte da queste famiglie (mi scuso se in questi giorni non rispondo alle mail, ma davvero mi manca il tempo) e sono dispostissimo ad appoggiare questa richiesta. Questa decisione va però sottoposta a un iter collegiale e finora è mancato il tempo per discuterne con gli OOCC competenti. In mancanza di una decisione in tal senso alcune famiglie mi stanno chiedendo di ritirare prima il proprio figlio nei giorni del rientro pomeridiano (faccio presente che le classi a tempo modulare consumeranno il pasto nelle proprie aule, che saranno igienizzate sia prima che dopo il pasto a cura del personale della mensa). Non è facile però consentire l'uscita a un certo numero di alunni stanti le complesse misure di distanziamento e scaglionamento di cui vi ho parlato. Chiedo pertanto a queste famiglie di pazientare un po', fintanto che la questione non sia portata all'attenzione degli organi collegiali. Mi impegno a farlo al più presto.
ALUNNI CON DISABILITÀ
Anche quest'anno si ripete la solita brutta storia per cui l'assegnazione delle cattedre di sostegno viene fatta "a puntate". In attesa delle cosiddette "cattedre in deroga" gli alunni avranno meno ore di quanto tutti noi vorremmo. La cosa non fa piacere a noi né (ovviamente) alle famiglie, alcune delle quali hanno fatto ricorso a vie legali e (ovviamente) ottenuto sentenze favorevoli. Siccome però le sentenze sono riferite all'anno scolastico in cui si fa ricorso (e l'iter giudiziario si conclude tipicamente a febbraio-marzo, quando non ad aprile-maggio) l'ufficio scolastico regionale non ne tiene conto (pensate che nella scheda di rilevazione più volte l'anno compiliamo e inviamo all'USR è stata tolta la colonna inerente le sentenze ...). Noi possiamo solo ripartire le cattedre nel modo migliore possibile (o nel meno peggiore) e sollecitare gli uffici regionali affinché ci autorizzino al più presto i posti necessari.
VISITATORI
Ad eccezione di alunni e personale scolastico, l'accesso all'edificio scolastico sarà consentito solo se strettamente necessario, preferibilmente dietro appuntamento, previa misurazione della temperatura, compilazione di una autocertificazione, registrazione del documento di identità. Gli uffici di segreteria si interfacceranno con l'utenza prevalentemente in modalità a distanza (mail, telefono).
Il dirigente scolastico
Si riparte
- Dettagli
Cari genitori, cari alunni dell'IC Campagnano
eccoci, la scuola sta per ricominciare. Questa scuola così importante per tutti noi, per la società, sta per ricominciare in questa strana atmosfera densa di incertezza, di timori ma anche di speranze, di gioia di vivere, voglia di normalità, bisogno di tornare assieme, diritto a tornare a costruire il futuro senza più essere intrappolati in un presente di angoscia dove il protagonista è un nemico invisibile e terribile che picchia in continuazione sulle nostre paure ataviche.
I giorni bui del lockdown ce li siamo lasciati alle spalle, abbiamo ripreso a frequentare gli amici, a passeggiare, siamo tornati al ristorante, al centro commerciale, al mare, ci siamo concessi qualche giorno di vacanza ... L'epidemia è dunque finita? certamente no, a rigore no, forse è finita la fase più virulenta, forse ci aspetta una seconda ondata, ma forse no, le terapie intensive sono quasi vuote ma da qualche settimana si registra un aumento lento ma costante dei ricoverati e dei positivi al tampone (in grande maggioranza asintomatici). Forse il virus sta riprendendo piede perché ci incontriamo di più, per la movida (la caccia al runner per fortuna pare finita ...), perché c'è gente che si comporta in modo poco prudente, o forse perché il coronavirus ha andamento stagionale, chissà ... Dubbi ne abbiamo tanti, certezze poche. E abbiamo paura, chi più chi meno, del virus, dell'epidemia, delle conseguenze economiche e sociali di tutto questo ...
La paura è una cosa buona e necessaria alle giuste dosi, perché ci permette di essere prudenti, di salvarci laddove ci manca la conoscenza profonda del pericolo. Ma ad alte dosi diventa un veleno che ci paralizza o ci spinge verso il precipizio senza che ce ne accorgiamo, facendoci fare cose stupide.
Ecco, non riaprire le scuole per paura dell'epidemia sarebbe stupido, non tornare a scuola per la paura significherebbe paralizzare la società e andare senza rendersene conto verso l'orlo del precipizio. La scuola deve riprendere perché la vita sociale deve riprendere, perché è indispensabile. Ma deve riprendere con prudenza, con le dovute precauzioni, quelle giuste, non poche (perché altrimenti si diffonde il coronavirus) ma nemmeno troppe (perché altrimenti ci si paralizza e si fa scuola per finta). Gli esperti dei diversi organi dello Stato hanno stilato accurate linee guida per regolamentare in dettaglio i nostri comportamenti. A queste linee guida dobbiamo attenerci, rigorosamente e LETTERALMENTE, senza fare nulla di meno e nulla di più. Le linee guida ci quantificano la giusta dose di prudenza, e noi prenderemo questa giusta dose come fosse una medicina, nelle dosi prescritte.
Eccoci dunque a pochi giorni dall'inizio delle lezioni, che in alcuni Comuni inizieranno lunedì 14 e in altri inizieranno più tardi. Questa differenza temporale è in parte dovuta alle differenti condizioni che possono esserci tra zone diverse d'Italia, tra diversi Comuni, perfino tra diversi plessi scolastici all'interno di uno stesso Comune, e in parte è dovuta a differenti valutazioni tra l'impatto sociale di un rinvio dell'apertura della scuola e il grado di organizzazione messo a punto dalle scuole. Lo sapete, lo avete letto sui giornali, sui social, lo sentite in tutti i telegiornali: i presidi chiedono di rinviare l'inizio della scuola a dopo le elezioni, come deciso da 7 regioni (il 40% del territorio italiano). Anche l'ANCI Lazio ha chiesto alla Regione il rinvio dell'inizio della scuola, e alcuni Comuni hanno deciso in tal senso anche dopo il diniego della Regione Lazio ... E tutto questo dibattito nazionale non privo di polemiche, questa diffusa preoccupazione di presidi ed amministratori locali certifica che la ripartenza delle scuole non sta avvenendo in maniera ideale, l'organizzazione delle scuole non è esattamente quella che viene descritta nelle varie linee guida. Per realizzare pienamente quel tipo di organizzazione serve più tempo: magari anche solo altre 2 settimane. No, vi prego, la ricerca dei colpevoli no ... Le persone in prima linea, nella scuola come nelle amministrazioni locali, hanno lavorato come se non ci fosse un domani, sostanzialmente rinunciando alle ferie (che sarebbero un diritto irrinunciabile perché necessarie alla salute). Se l'obiettivo non è stato colto in pieno, se ancora oggi ci sono incertezze, polemiche, rinvii, è perché la faccenda era in parte un'impresa impossibile. Se si capisce che per garantire il distanziamento degli alunni nelle classi servono i banchi singoli si deve anche capire che non è possibile produrre milioni di banchi in così poco tempo: non ci sono le imprese, non c'è la capacità produttiva. Si capisce che bisogna eseguire lavori edilizi per le aule, si affidano gli appalti prevedendo che i lavori siano consegnati prima di ferragosto, poi i lavori vengono consegnati a settembre: come si può immaginare che questo non comporti un allungamento dei tempi anche per le fasi successive?
Tutti noi non vediamo l'ora che la scuola ricominci, perché è troppo importante per tutti. Ma non dobbiamo farci prendere dall'ansia di dire "ce l'abbiamo fatta", di prenderci subito la soddisfazione per la conclusione di un lavoro che ci è costato sonno e serenità. Intendiamoci: se per partire (per ricominciare le lezioni in presenza) aspettassimo di essere perfettamente pronti non partiremmo mai, perché non è possibile essere perfettamente pronti a fronteggiare una situazione nuova, mai affrontata prima, una situazione complessa e ansiogena come questa. Anche qui, come per tutte le cose della vita, la questione è trovare il giusto bilanciamento tra esigenze diverse e divergenti. E quando si tratta di capire quale sia il giusto punto di equilibrio persone diverse possono giungere a conclusioni diverse anche analizzando il medesimo contesto.
Così il nostro Istituto riparte con tempi diversi nelle due sedi di Mazzano e Campagnano. Il Sindaco di Mazzano ha scelto una linea più prudente, ritenendo (al pari di numerosi suoi colleghi del circondario) che le problematiche organizzative segnalate dal dirigente scolastico rendessero opportuno un rinvio in nome di un concetto di "sicurezza" non strettamente legato ad un pericolo grave e imminente ma piuttosto legato alla necessità di giungere a questo appuntamento senza aver trascurato quegli aspetti importanti che con le tempistiche strette verrebbero trascurati.
Parlo ad esempio degli organici. Nelle scuole abbiamo numerose cattedre prive di personale di ruolo, che vengono coperte ogni anno con le supplenze (contratti a tempo determinato di durata anche annuale). Bene, le graduatorie per la nomina dei supplenti saranno pubblicate OGGI, sabato 12 settembre (almeno questo è quanto ci viene detto dall'ufficio scolastico regionale), e senza di esse ci è vietato stipulare contratti di supplenza. Capite bene che lunedì 14 non ci saranno tutti i docenti necessari a garantire non dico la didattica ma neppure la vigilanza su tutte le classi, stante il principio per cui in emergenza COVID le classi vanno tenute separate ... Dunque lunedì potremmo essere costretti a chiamare i genitori delle classi scoperte e dire loro "venitevi a riprendere i figli, perché siamo senza docenti". E se qualcuno non potesse materialmente venire a riprendere il proprio figlio, noi dovremmo collocarlo presso un'altra classe, facendo venir meno il principio secondo cui le classi debbono restare separate, al fine di prevenire la diffusione del contagio da COVID ... Certo, il bambino collocato in un altra classe non è un untore, perché molto probabilmente è sano, e comunque si osserverebbero le regole di distanziamento e di igiene ... ma magari tutti quanti dovrebbero spostarsi in giardino, se in aula non fosse possibile tenere le distanze, oppure tenere tutti le mascherine ...
Sono molti i sindaci che in queste ore stanno prendendo atto che i ritardi del Ministero nell'assegnazione delle cattedre sono da sé sufficienti a motivare un rinvio dell'inizio delle lezioni. Il punto è: privilegiare la prudenza e prendersi ancora qualche giorno per mettere meglio a punto la "macchina" che dovrà portare noi tutti verso una vita scolastica normale o privilegiare l'esigenza di partire quanto prima, rompere gli indugi e avviare il motore, e che Dio sia con noi?
Per ora mi fermo qui. A prestissimo.
Il dirigente scolastico
Graduatorie definitive Scuola Primaria
- Dettagli
Si pubblica la graduatoria definitiva delle classi prime della Scuola Primaria delle sedi di Campagnano e Mazzano per l'Anno Scolastico 2020/2021
Scuola Primaria di Campagnano Tempo Pieno
Scuola primaria di Campagnano Tempo Modulo
Si comunica che la graduatoria definitiva della Scuola dell'Infanzia verrà pubblicata a Settembre 2020 in quanto il numero di iscrizioni che potrà essere accolto, dipenderà dalle restrizioni di cui all'emergenza sanitaria COVID-19.